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Un gruppo numeroso

Sarà perché fin dalla prima edizione il nostro gruppo è sempre stato tra i più numerosi, ma anche quest’anno abbiamo schierato a Pienza ben 16 dei nostri. Giornata di sole come di rado in questo periodo, percorso in buone condizioni con solo qualche tratto fangoso e tanta gente a godersi il panorama della Valdorcia. Complimenti ai partecipanti ed agli organizzatori, un lavoro eccellente anche quest’anno. 

Classifica dal sito dell’organizzatore.

Gilberto Sadotti conferma la propria leadership  nella categoria dei veterani, concludendo la propria gara in 1h33m30s, che per molti è un ottimo risultato in una gara pianeggiante. Bel risultato anche per Enrico Sguerri, 22^ al traguardo in 1h36m07s, che dimostra di trovarsi a suo agio nel terreno della Valdorcia. Altro veterano ben piazzato Gianni Bianchi, 48esimo con 1h41m25s,  seguito a non troppa distanza da Maurizio Chianucci che termina al 68esimo posto (tempo finale 1h45m15s). Arrivo in coppia per Massimo Zurli e Claudio Minocci (124 e 125 in 1h53m49s) con un buon recupero nella parte finale, che li ha portati a superare Giulio Scarpelli (129esimo in 1h54m20s) e staccare i compagni di avventura Pietro Frasconi (134esimo in 1h55m03s) e Stefano Rossi ( 138esimo in 1h55m27s), che conferma la propria avversione alla salita dura. Primo dei nostri argento è risultato Giancarlo Peruzzi (207esimo in 2h04m33s),  quindi il super Valdimauro Lombardi (243 in 2h12m27s) che si permette di tenere dietro gente molto più giovane, e di staccare di qualche lunghezza il Presidentissimo Claudio Viti (250 in 2h14m16s). Prima donna del gruppo Maria Cristina Muzzi che chiude con il tempo di 2h19m47s (266) , quindi Sofia Cretella in coppia con il marito Paolo Brocchi che fanno cifra tonda la trecentesimo posto in 2h33m25s. Con passo regolare nonostante i crampi nel finale Silvia Magnolfi porta a termine la gara in 306esima posizione in 2h35m15s. Non risulta in classifica tra i 331 arrivati ma c’era ed ha corso tutta la distanza anche Caterina Rossi, che con una tenacia invidiabile ha compensato l’allenamento non certo ottimale per una gara del genere.

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