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Un pensiero su Rio 2016

Controllo, potenza, sacrificio e determinazione, concentrazione. Opportunità, volontà, talento, obiettivo ed etica. Stoccata, falcata, bracciata, schiacciata, vogata, staccata. Smash (tennis), calciata. Da questa edizione: swing (golf). 42 sport, 205 paesi. Esempio perfetto di globalizzazione. Discipline orientali appannaggio di atleti occidentali. Beach volley dove eccellono bellissime donne svizzere. Sciabolatori e ginnaste di colore. Tiro, scherma e lotta. Chi vincerebbe la guerra, se questi uomini e donne di paesi in conflitto ideologico, utilizzassero la loro disciplina per annientare il divenuto nemico? Mentre i loro leader politici si denigrano in TV e bombardano paesi già distrutti. Fin troppe volte viene ricordato che nell'antica Grecia si fermavano le guerre. But "show must go on". In tele c'è di tutto, al tele c'è di tutto, basta cambiare basta aspettare. Doping tanto doping. Lo sport è un po' come la religione. Devi decidere se servire lui o mammona. Chi sceglie il primo spesso con tanta passione si accontenta di momenti di celebrità e/o gloria e stipendi da manager da piccola media impresa. Chi sceglie il secondo (la speculazione economica), tradisce ed uccide il primo. Squalificazione o radiazione. Qualsiasi Essere Umano ha il diritto di fare sport. Chiunque Essere Umano ha il dovere di essere allontanato per sempre dalle competizioni una volta trovato positivo. Esempi esemplari. Se Schwazer vuole venire la domenica mattina ad allenarsi con noi è libero di farlo per il resto dei suoi giorni. Se vuole andare al campo scuola i giorni dispari dopo il lavoro o nella pausa pranzo lo può fare. Ancora stiamo scherzando con il fuoco. Pappe molli al soldo di qualcuno. Parlo dei giudici e dei comitati sportivi. Ancora i soldi contano e come! Ma cosa stiamo insegnando alle nuove generazioni!? Ma cosa pretendiamo. Chi si dopa esce dalle competizioni per sempre. Nessuno più, è ignaro e vittima di complotti. Conoscono tempi e metodi di utilizzo. Per fortuna, il corpo, evidentemente non è una macchina completamente assoggettabile. Rio si trova nell'emisfero australe eppure le Olimpiadi estive si svolgono nei mesi invernali. Surrogato estivo? Questo perché gli spettatori, nonché i clienti degli sponsor, sono i ricchi popoli nel nord del mondo. Oltre mandare l'acqua in su, mandano anche l'estate in giù. Atleti infreddoliti. Poco importa se le tribune sono vuote, valgono molto più i diritti televisivi, gonfiati dalle multinazionali, dei biglietti per gremire gli
spalti e scaldare i cuori di chi è in pedana. Le Olimpiadi stanno al football, come una sinfonia trionfale sta ad un'unica e stonata nota musicale. Ragazzi e sport sconosciuti per due settimane, ogni quattro anni, si lasciano amorevolmente guardare h24. Si piange di gioia fino al quarto-quinto posto. Altro che la disperazione per un secondo posto, ai mondiali di calcio, dove cinici e ricchi showman piangono come bambini. A fondo tribuna ci si abbraccia; come spettatori televisivi si gioisce per le vittorie altrui. È un gioco dove si vince tutti fin quando rimane pulito. Atleti che accusano apertamente altri atleti di doping. Questo è coraggio. Piccoli uomini che sfidano le grandi superpotenze come Cina e Russia. Dove la droga è di Stato. Noi bisogna stare zitti. Mi chiedo se Alex, lo stesso di cui qui sopra, sia una vittima oppure un pazzo. L'acqua della piscina diventa verde e la Cagnotto a cui fa male da qualche giorno un orecchio cosa dice "che schifo…" anche il facciale mentre lo pronuncia è schifato. Mah! Che schifo le tute degli italiani EA7. Colori e mega logo Armaniano. Neppure l'azzurro c'ha lasciato. Si è preso tutto perché chi paga comanda. Poi le tre arcieri cicciottelle come i tre porcellini. Le concorrenti non erano più smilze. Evidentemente, probabilmente, significa che il fisico per le moderne Robin Hood è quello. Ben vengano corpi meno stereotipati, Diversamente performanti. Qualcuno sa dirmi perché esistono le paraolimpiadi? I non vedenti, i mutilati, i paraplegici non dovrebbero gareggiare in un unico palinsesto con tutte le altre categorie fin qui accennate ed arcaicamente normodotate?
Corricchio in un Arezzo deserta in attesa che entri in scena "The Queen of Olympyc Games". Come quando vista una gara di moto, montavo nel Garelli con un'altra energia, amplificando i 49cc e il cambio marcia, con un brum brum onomatopeico. Oggi scaldo i miei muscoli affaticati dall'inattività invernale, per prendere l'onda  perfetta degli atleti che la prossima settimana esploderanno fuori e dentro quello che avrete visto scritto con un acronimo. OA. Olympyc Arena. Che non è il Maracana perché privo della pista di atletica. Il Brasile, il Maracana come altri Templi moderni del football, non hanno la pista di atletica. Il calcio che era un bellissimo sport, ha deciso di vivere senza Regina. L'anello più piccolo della pista ha cullato l'Angelo Nero. L'ha dimensionato, standardizzato, poi volato via dal nido, se ne è disfatto, segnando uno spartiacque non solo con la genitrice, ma con tutti gli altri sports, definiti dai suoi adulatori, Minori. Figli di un Dio Minore. L'altra sera mentre guardavo la ginnastica artistica, in sovrimpressione è apparso il messaggio pubblicitario per la "TIM CUP" pensavo che mi prendesse un infarto. Ecco! Finita questa infinità di colori ricomincia il campionato. Finto l'inverno Brasiliano al soldo dell'estate europea ricomincia quella noia infinita di cafonate miliardarie e domeniche vandale ed assassine. Francesco Tavanti
 

Francesco Tavanti
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