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Lucio Mencarelli:uno che fa bene al podismo

Non fatevi ingannare dai suoi ragionamenti  filosofici che elogiano la lentezza, la moderazione e la contemplazione.

Quello che ora  appare  un lento e  innoquo erbivoro è stato un tempo un temibile predatore. Non c'era animale da corsa che fosse immune dalle sue brame. Lo potevi anche staccare in salita ma in discesa era come il falco, le sue prede una volta avvistate non aveva scampo. Scoprimmo insieme il  mondo delle corse all'inizio degli anni 90 con l'obbiettivo di correre quanto prima la maratona. In quegli anni abbiamo fatto così tanti chilometri che  il giro del mondo è una misura realistica. Il suo esordio in maratona  avvenne nel 1995 a Roma con un risultato di 3h e 24 m, davvero niente male per un principiante con la caviglia malandata. Non sono moltissime le maratone corse dal  professore, 9 in tutto, l'ultima risale al 1998. Vanta comunque un personale di 3h e 12 m a Reggio Emilia nel 1997. Lucio è stato un corridore estremo, per  lui il podista è come un guerriero omerico, il cui destino è  quello di  misurarsi con altri  podisti – guerrieri. Corridore dal temperamento estroso  è (era) fortissimo in discesa ma si difendeva bene anche sul passo. La distanza che preferiva senza dubbio era  la Mezza Maratona , che ha corso molte volte su buoni tempi ed  ha  un personale di 1h e 23 e 50sec stabilito a Prato nel 1997. Tanti sono gli aneddoti da raccontare sul personaggio che è unico per la simpatia che riesce a suscitare.

L'ultima sua battaglia è stata quella con il Barbaro "alias Giorgio Sbragi " nel vivicittà a Siena  del 2009. Quel giorno la podistica si presento a Siena con un bel numero di partecipanti e in molti assistettero al duello. Una volata di 120 anni in due, andate a leggere l'artico su questo sito per farvi un'idea. Ultimamente manifesta nuovi  propositi di disimpegno e sembra aver abbracciato la filosofia della non competitiva. Non è la prima volta che dice di "aver capito", tanti anni fa lo disse solennemente un ultimo dell'anno. Con argomenti inattaccabili ci dimostrò i vantaggi dello starsene a letto la domenica mattina possibilmente fino alle 10. Puntualmente l'anno che seguì partecipò soltanto a 57 gare e  si impose di gran lunga nel Trofeo 3 Stelle soverchiando ogni possibile pretendente.

Stavolta però  potrebbe anche essere sincero, la "follia" sembra averlo abbandonato.

I tuoi amici ti supplicano di non diventare  troppo saggio. E poi, ti sei scordato della nostra promessa? Non dovevamo andarci  assieme a Terni, a fine carriera ,a  fare quella corsa che ci ha sempre intrigato con quel buffo nome che ci faceva tanto  ridere  "INSIEME PER CAPIRE" ? Mi ci vuoi mandare da solo?

 

 

witko 55               

              

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