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VITA, MORTE E..MIRACOLO!

Un bel racconto da Alessio Mancini, esordiente in maratona a Padova. Sensazioni ed emozioni che rimangono, e per chi le a provate al pari suo, riaffiorano alla mente man mano che si prosegue nella lettura.

Bravo Alessio, complimenti a te e missione compiuta.


Capitolo 1:  Vita
Eccoci, ci siamo! chi l'avrebbe detto qualche tempo addietro che avrei affrontato una sfida del genere? ma tant'è, ormai il punto di non ritorno è passato da un po', quindi di buon' ora vado a piazza Prato della Valle prendo la navetta e via verso Campodarsego. Alle 08,45 in punto si parte: giornata splendida, temperatura buona, abbigliamento giusto i km scorrono che è una musica. Tengo un passo costante e già al 9° km ho la netta sensazione che la maratona non sia quel mostro a sette teste che mi ero figurato. Alla 1/2 tutto ok, passo il rifornimento dei 25 e mi avvicino al primo "muro" dei 30; oltrepasso anche questo.
La fatica inizia a crescere e a prendere il posto dell'entusiasmo, ma il traguardo si avvicina e anche questo fa parte del copione.


Capitolo 2: Morte
Il rifornimento dei 35 tarda troppo ad arrivare, le gambe si induriscono e le certezze diventano dubbi: sarò andato troppo forte

? avrò bevuto abbastanza?……bè caliamo un pò il ritmo mi dico, che sarà mai. km 37 o giù di lì:sipario, sono improvvisamente stremato, solo e smarrito; provo a resitere a un tremendo crampo al polpaccio sx che per tutta risposta si moltiplica emi prende la coscia e l'altro polpaccio. Cammino a fatica, il muro dei 35 mi ha sepolto sotto un cumulo di macerie, penso realmente che la mia corsa sia finita qui.
Capitolo 3: Miracolo
Mi trascino al km 40, bevo tutto quello che c,è, sono soltanto (soltanto?) 2 km! riprovo a correre, stavolta le gambe timidamente rispondono, sò che al km 41 ci sono mia moglie, sua sorella, la mia bambina e il mio nipotino che mi aspettano, mi incitano, ormai non posso davvero più mollare. Passo davanti alla basilica di sant'Antonio, ho l'insana sensazione di essere un miracolato, taglio il traguardo in 3,41 e rotti a braccia alzate, ho vinto la "mia" sfida.
Che bella avventura! Saluti da Padova

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