skip to Main Content

TRAIL COSTA DI TREX sui sentieri di San Francesco

Costa di Trex  un luogo che potrebbe far pensare a un posto di mare e che invece si trova a pochi chilometri da Assisi,sulle pendici del monte Subasio. Un luogo molto bello, non solo per correre, con un fascino particolare. Sono i luoghi di Francesco d'Assisi e il podista che viene  da queste parti  ne avverte la magia.

In effetti a Costa di Trex dove mi sono recato assieme a Lucio Mencarelli, il mare lo abbiamo trovato lo stesso ma fatto di emozioni. Sentite gli ingredienti: non solo la gara peraltro bellissima, ma anche buona cucina, una passeggiata ad Assisi di notte ed infine lo splendore della Basilica Superiore con un affabile e colto frate francescano che ci ha spiegato la storia e il significato degli affreschi di Giotto. La vita di San Francesco, opera d'arte in se, è stata la scintilla che ha acceso il rinascimento italiano. Ma iniziamo dal trail. Fa caldo quando arriviamo, non sono nemmeno le 4 e la gara parte alle 6, così abbiamo modo di fare quattro chiacchiere con le persone del posto che ci svelano il perchè del nome  (effettivamente un pò strano) del posto. Costa di Trex sta per costa delle tre chiese, ovvero tre croci, tre x. Alle iscrizioni ci fanno firmare una dichiarazione in cui sostanzialmente c'è scritto che vista la pericolosità del percorso ci impegniamo a essere prudenti. Forse qualcuno a riconosciuto il Menca e teme qualche azione Kamikaze.

Verso le 5, non senza stupore, mi accorgo che non siamo gli unici aretini presenti. Vediamo arrivare anche Fabio Felici in compagnia di quattro o cinque atleti del Campino e un paio dell' Avis Foiano. Alle 18 in punto, dopo un 'ulteriore briefing  sulle caratteristiche del percorso, finalmente parte la gara. Nemmeno 100 metri di asfalto ed entriamo nella foresta di lecci e pini alquanto diversa dalle nostre e l'impatto e subito bellissimo. Dopo una breve discesa ci inerpichiamo decisamente per le pendici del Subasio e all'inizio le pendenze sembrano digeribili. Semmai bisogna prestare attenzione al terreno accidentato.

Tuttavia più procediamo dentro la foresta e più aumenta quella sensazione di essere in un posto davvero particolare,anche per me che ne ho viste tante. Verso il km nr 4  c'è un ristoro  e una salita di quasi 2 km da mandare l'acqua di traverso, che solo in pochi riescono a superare correndo, che ci porta ad una terrazza sul monte da dove nonostante lo sguardo annebbiato è possibile ammirare un panorama straordinario. Dopo circa un km, una discesa da capogiro ci porta fino quasi all'arrivo, gli ultimi 800 metri pedalabili sono un'autentica medicina per la gamba.

Alla fine la soddisfazione degli atleti è tangibile e non mancano gli attestati di approvazione per l'idea degli organizzatori con in testa Giovanni Bocci dell'Aspa Bastia che ci ha permesso di conoscere luoghi come questi. Mi viene da dire, la gara perfetta, ne lunga ne corta , un concentrato di bellezza. Una bella doccia artigianale nell'aia adibita a parcheggio e subito dopo una cena a base di piatti tipici ci ha fatto recuperare le forze e probabilmente anche qualcosa in più. Un tramonto struggente ha salutato  la fine della libagione e per digerire abbiamo ripercorso una parte del tracciato, siamo  poi saliti in macchina alla volta di Assisi per gli altri capitoli. Una serata veramente speciale Il prossimo anno organizzeremo una trasferta per questa manifestazione, ne vale la pena.

Per la cronaca la gara è stata vinta da Lorenzo Vergni (Asal Foligno) e al femminile dalla Paola Garinei  (Avis Perugia ). 

Buon Ferragosto a tutti 

witko 55 

Back To Top