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Maria Chiara Parigi, stella nella notte del Trail Del Malandrino

Da oggi in poi potrà essere chiamata a ragione “La Malandrina aretina”, senza che se ne abbia a male! Lei che dopo aver vinto nel mese di aprile la durissima, bellissima, quanto ostica Elba Trail, di 46 km sui monti quasi inaccessibili dell’Isola d’Elba, con un alto grado di sufficiente incoscienza, ha voluto presentarsi ai nastri di partenza di uno dei Trail più difficili e duri di tutto il circuito italiano: Il Trail del Malandrino, che, a dispetto della giovane età (seconda edizione) vanta chiara fama e un grado di difficoltà tecnica di assoluto rilievo nel panorama outdoor nazionale. Parliamo di Maria Chiara Parigi, la stella della Podistica Amatori Arezzo che, a mezzanotte in punto a cavallo fra il 2 e il 3 giugno, si è presentata a Prato, sede di partenza della manifestazione, debitamente munita come regolamento comandava (zaino con torcia frontale, copertina termina, camel bag, risorse alimentari proprie, ecc.ecc.), inerpicandosi lungo un percorso attraverso l’appennino tosco-emiliano, sui sentieri già tracciati di un tempo che fu, dai contrabbandieri del sale. L’idea della gara nasce infatti sulle orme di questi antichi contrabbandieri che, di notte si inerpicavano lungo l’appennino che dal Granducato di Toscana si estendeva sui possedimenti emiliani del regno Vaticano. Da una parte a sorvegliare i passaggi, i gendarmi del Granducato toscano, dall’altra le guardie del Papa, ma i contrabbandieri avevano individuato alcuni siti lungo l’appennino, quali il Portafranca, il Poggio dei Malandrini nella valle dell’Orsigna, da percorrere in piena notte per portare il sale da una regione all’altra.  In questa contesa antica quanto moderna si inserisce l’aretina di origini fiorentina, Maria Chiara Parigi, nessun Team per lei, nessun sponsor particolare che non sia il negozio MOTUS di Arezzo che da anni sponsorizza la Amatori Podistica Arezzo. Una leonessa nell’arena dei team come Tecnica sponsor della manifestazione che schierava alcuni fra i migliori atleti nazionali e internazionali. Non è stata facile per la nostra Parigi, accompagnata dalla nebbia notturna che ha costretto gli organizzatori a deviare all’ultimo istante il percorso sul crinale previsto di 70 km e un D+ (dislivello positivo) di 5.000 m, allungandolo per giocoforza a 80 km circa con difficoltà EE nella scala CAI, 60% di single track, 37% fuori strada e il poco restante strada (partenza e arrivo, Piazza delle Piramidi, Abetone); non è stato facile, dicevamo, rimasta sola con la sua lampada, i suoi pensieri, i suoi fantasmi personali, per molte ora in balia della nebbia, nel cuore dell’appennino, ma non si è persa d’animo neanche quando per ben due volte nel cuore della notte ha sbagliato strada, lasciando aperta la possibilità alle due ragazze del Team Tecnica di superarla, una delle due argento mondiale a squadre in Irlanda nel luglio del 2011. E’ lei che è andata a vincere, il suo nome è Cinzia Bertasa, bergamasca, in compagnia di Alessandra Carlini, anche lei “montanara”, 80 km di appennino durissimo in 10 ore e 32 minuti. Maria Chiara giungerà portando il suo sacchetto di “sale e lacrime” (di gioia, di dolore, anche di dispiacere per una vittoria per un soffio sfumata, se non avesse smarrito la strada), ad appena due minuti di distacco. Dietro di lei, il vuoto femminile e maschile: Chiara è nona nella classifica generale, dietro di lei le altre due azzurre dello stesso team, Giuliana Arrigoni e Patrizia Pensa, entrambe del nord, entrambe abituate a calpestare sentieri d’alta quota tutti i giorni! 
Maria Chiara Parigi è ufficialmente la Malandrina di cui Arezzo e la Podistica Amatori da oggi in poi saranno ancora più orgogliosi! I dirigenti tecnici dell’Ultratrail nazionali sono stati avvisati, un post-it con a chiare lettere il suo nome è affisso in bella mostra sulla loro lavagna di lavoro; nel 2013 in Italia si svolgerà in una sola tranche, Mondiale ed Europeo di Ultratrail e chissà…anche se i tempi sono ristretti, e i Trail più importanti di questa stagione, validi per un eventuale ingresso nell’orbita azzurra, hanno già chiuso da tempo le loro iscrizioni, sognare non costa nulla! Forza Maria Chiara, hai un’estate per risalire le alte cime delle nostre Alpi, là dove l’azzurro è ancora più bello!
Denise Quintieri (testo e foto)
 

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