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48 quasi 50

Giovedì pomeriggio andando in centro ho incontrato il Grippo. Il quale dopo un breve scambio di convenevoli mi ha proposto di seguirlo nell'allenamento di 50 Km che avrebbe svolto la domenica successiva in preparazione del Trail Trans d’Havet di 80 Km. Vinto dal senso di sfida nei miei confronti, il sabato ho confermato la mia partecipazione e l'indomani alle 6 mi sono presentato a casa sua (abitiamo vicini) con camelbak e una buona dose di curiosità e incoscienza. Corroborato dalle ultime imprese, della Nostra, in questa disciplina, mi sono convinto che potevo provare e che alla peggio avevo sia il cellulare che una buona conoscenza del territorio necessaria a tornare a casa da solo.
Perciò start da Santa Maria delle Grazie, con primo assaggio del colle di San Cornelio. Prima regola: "le salite le camminiamo". La mattinata è fantastica come una bella donna: fresca, profumata e cinguettante. Il passo da super nonni, quelli di 80 anni mentre corrono la maratona. Dire Grippo è come dire Km. Lui è un viandante solitario. Prende, parte e torna, anche in autobus, come quando andò alla Verna. Compagni d'avventura pochi, degni di nota il Livi e Vinicio. Insomma è uno che ama riflettere mentre corre per ore ed ore lontano dalla "mondanità". Un condor che sorvola le sue colline. Silenzioso, sorridente a tratti quasi a dire: "ora ti mollo il colpo segreto", che puntualmente non arriva mai, in cima ad ogni salita ti aspetta senza farti pesare il ritardo.
Si scende dalla salita della corsa degli Etruschi, si arriva a Villa Severi in uno dei rarissimi tratti in asfalto. Giriamo intorno alla recinzione e si prosegue lungo il sentiero che ci porta velocemente nel crinale. Procediamo nello spartiacque e su, verso, fino a Quarantola. Di li si scende a sinistra lungo la Fontemura e dopo poche centinaia di metri imbocchiamo a destra il sentiero CAI 102, la statale del medioevo da Arezzo ad Anghiari. Ci ritroviamo in un ambiente selvaggio a perdita d'occhio. Nessun rumore o cenni della civiltà moderna. Saliamo e scendiamo dallo skyline. Costeggiamo il castello di Guido Tarlati di Pietramala signore e vescovo aretino. Ancora più in giù fino e lungo il Rio Chiassaccia, in zona Mulino del precedente insediamento. A sinistra si va verso il Chiaveretto noi proseguiamo a dritto rifornendoci lungo la salita fino ad entrare nel sentiero CAI 50 in prossimità della Comunità agricola di Montemercole. Li corriamo in quota mentre gli Amish locali zappano, estirpano raccolgono protesi verso la Madre, in diligente silenzio.
Anche noi non abbiamo bisogno di riempire i silenzi con discorsi vacui; la sfida, la meta, la fatica sono già degli ottimi argomenti empatici.
Scopriamo di fare lo stesso mestiere, anche se in settori differenti, e di avere gli stessi desideri di evasione, affrancamento dalla nostra società (non dalla Podistica).
Incediamo verso i ripetitori di Poti, credo il GPM, che ci ripetono di non esagerare, che siamo solo al 25° Km ed ancora ne restano altrettanti. Giriamo prima del monastero nel visciaio del 50 fino a Sansevero dove entrati abusivamente nel giardino della casa torre, beviamo abbondantemente un'ottima acqua. Rifletto sulla propensione dell’uomo a coprire Km su Km; infondo è quello che abbiamo sempre fatto per secoli e secoli fino a pochissimi decenni fa.
Ancora 50, attraversando lo Scopetone, oltre la Due Mari fino al punto dove venne sabotato il primo Lignano Trail, ed ancora qualche centinaio di metri per poi abbandonarlo ed arrivare alle cinque vie. Di li verso la cima di Lignano dove chiudiamo la maratona. 42 Km esatti. Ci sediamo un attimo per sollevare le gambe dal peso del corpo e giù dritti per Saccione, Santa Firmina dove beviamo un sorso d’acqua in prossimità della chiesa. Nel camelbak gli egregi sali si sono trasformati in una minestra all’arancia. Acqua, acqua e solo acqua fresca. Avevo i conati di vomito a pensare di ciucciare un altro solo sorso del mio viatico. A Santa Maria ci salutiamo e ci ringraziamo, io per avermi aspettato lui per la mia compagnia. Ore 13, il tocco in punto.

Tracciato.

Francesco Tavanti
 

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